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Visualizzazione dei post da febbraio, 2014

CREVALCORE: LA CORALITA' SOLIDALE...CONSEGNA A SEI CORI DANNEGGIATI DAL SISMA DEL CONTRIBUTO RACCOLTO ATTRAVERSO AERCO E FENIARCO A FAVORE

L'incontro era presso il nostro nuovo Auditorium 1. Maggio, domenica pomeriggio ore 17.00... Non potevo mancare! Sono occasioni in cui si  hanno emozioni, buoni sentimenti, e gratitudine per le iniziative benefiche che dopo il Sisma si sono messe in essere, e, in questo caso, con concerti Corali. La manifestazione è stata graditissima al pubblico per la partecipazione dei sei Cori beneficiati con il contributo, che si sono esibiti ciascuno in tre pezzi del proprio repertorio! Sei cori dalle caratteristiche e finalità diverse, ma, oltre il fatto musicale, hanno un fascino speciale, per le voci, per l'armonia e la disciplina...e soprattutto è sempre riconoscibile l' entusiasmo di appartenere a un coro, di impegnarsi individualmente, di  condividere, di compartecipare. E' un fatto positivo che  i cori abbiano avuto  negli ultimi decenni un incremento, che vede almeno allargato l'interesse per il canto corale, sia per gli appartenenti a questa categoria, che per il

PINZA, UN DOLCE TRADIZIONALE...CON CONFETTURA DI POMODORI VERDI!

La PINZA, un dolce antico, che nelle nostre campagne rappresentava la variante ricca della brazadèla. o del balson...si utilizzava la confettura d'autunno, quella che sfruttava il mosto della pigiatura dell'uva per cuocere le varietà di frutta disponibile nel periodo...un grosso lavoro delle donne di casa, che si adoperavano per  preparare i pezzetti di mele, pere, zucca, barbabietola, da mettere nel grande paiuolo di rame a cuocere lungamente nel mosto già ridotto , che era così il dolcificante-conservante di questo preparato profumato che chiamavamo "SAVOR". Pasta dolce da pinza: 400   g  farina 00 mescolata a 3/4 di bustina di lievito per dolci 170   g  zucchero semolato due uova maxi un pizzico di sale, scorza di limone grattugiata 110   g  burro fuso, non caldo In una ciotola versare la farina, il lievito, la scorza e lo zucchero e mescolare con una forchetta, aggiungere le uova e batterle, poi incorporarle alla farina, aggiungendo anche il burro, non occ

CIME DI RAPA à la nonna ivana: GNOCCHI56 CIME E PROSCIUTTO COTTO..con PREFAZIONE DI SPAGHETTI ORIGINALI DI CASA VRENI

Il banco della frutta e verdura di Antonio è molto ordinato, ben curato, verdure fresche nostrane ma anche del nostro Sud, lui è Siciliano e ha un feeling per i prodotti del sole! Le arance sono ottime, mi volevano e ne ho fatto una bella scorta...poi ho notato i bei mazzi di CIME di RAPA e mi si è ridestata la voglia di un piatto pugliese che mangiai in quel di Bari presso gli amici Vreni e Toni Testo e immagini di ivanasetti E' un procedimento particolare in cui le cime di rapa vengono prelessate nell'acqua di cottura per la pasta,  si tengono pronti gli ingredienti: aglio abbondante, sardine sotto sale risciacquate, pomodori ciliegini sodi ma maturi...  si prepara la base di aglio, sarde e pomodorini si aggiungono le cime di rapa, non proprio tritate, ma a pezzi  e nel tempo che si cuociono gli spaghetti o le orecchiette, si amalgama bene il sugo, vi si versa la pasta, si mescola e si impiatta. Mie versioni odierne: Pasta coop GNOCCHI 56 che io pensavo fo

CREVALCORE FLASH MOB: I CUORI IN PIAZZA MALPIGHI, SEMPLICEMENTE EMOZIONE,

Le due ore di relax sulla nostra piazza ci ha rinfrancato, ci siamo sentiti diversi, leggeri...anche perché il sole era arrivato verso mezzogiorno, la temperatura era mite, e tutto è stato breve...quindi perfetto! Mi sono attenuta al programma, sono arrivata poco dopo le quindici, a piedi ; da via Roma ho subito visto l'assembramento accentrato su piazza Malpighi, tutti a chiacchierare, in attesa de gli squilli di tromba che annunciassero "l'offerta dei cuori" testo e immagini di ivanasetti  Il fulcro, il baricentro del paese sembra essere il monumento a Marcello Malpighi, il cuore che non batte, ma è una presenza rassicurante, la statua con la sua postura, serenamente seduta, la testa inclinata verso il volume che  ha sulle ginocchia, rappresenta uno scienzato immerso nei suoi studi, ma agli occhi dei bambini è come un nonno di pietra che li veglia benevolmente! I bambini sono quindi in prima fila, i gradini del piedistallo sono sempre stati un naturale