Passa ai contenuti principali

PIE DI ZUCCA E BROCCOLO CON CREMA DI YOGURT E FORMAGGIO, PANINI BARILLINI DI CASA MIA....E TORTELLINI

Giornate intense in cucina, riprendo a fare il pane, variando ogni settimana...ho pure cominciato in sordina a conservare la pasta di riporto, al livadòr, con cui ho panificato due volte...
Le cose che più mi hanno dato soddisfazione sono le pie o erbazzoni, tre, con varianti, ma ho sempre utilizzato la mia "pasta matta", quindi ho ottenuto dei cibi non pesanti e con calorie contenute.


pie o erbazzone di zucca, broccolo, crema di yogurt e parmigiano

erbazzone di broccolo e crema di yogurt.
Esecuzione della pie con zucca e broccolo:
 




non ho pazienza e forse mani troppo indurite per riuscire a decorare con "stile"...pazienza!
Il pane della settimana


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.

Commenti

i think your decorating is amazing! i usually don't bother with it and you do. good girl!

hugs to the g.

smiles, bee
xxooxoxox
Paula Feldman ha detto…
certo che vederti in cucina e qui nel blog mi tira su il cuore! buona giornata Ivana e abbracci da ponente
Roberto Ceccucci ha detto…
Porca la miseria Ivana, sei proprio cuoca ...DIABOLOICA!

Ciao Roberto
Traveling Bells ha detto…
That decorating looks mighty fancy to me. I am ready for a taste test!

Big hugs, honey...
Paul ha detto…
Hi Ivana. Things have finally slowed down around here. My wife wrote many thank you cards for the people who sent flowers to my mother. All that is left is to go to the lawyer and finish the rest.
Your food still looks so great. You are still the greatest cook.Are you ready for Christmas? Have a great day my friend. See you.

Paul
Valentina ha detto…
Cara nonna Ivana, davvero invitante l'erbazzone con zucca e broccoli, credo che te lo copierò presto! Grazie per il dolce pensiero che hai rivolto alle vittime del ciclone che ha colpito la mia Isola...sono sicura che sia arrivato a destinazione. Buona serata a te e al G.

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.