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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

CREVALCORE: LAVORI IN CORSO, FAGOTTINI DI CAVOLO CAPPUCCIO

Il sole sembra volercela mettere tutta, con vigore scalda e illumina il paesaggio, giardini e la piazza...e la neve si squaglia in fretta. Porta Modena è abbracciata da una poderosa impalcatura che permetterà di rappezzare, recuperare, ristrutturare. Il Municipio pure è incastonato nella sua corazza, Malpighi tuttavia è ancora pazientemente in attesa che anche per lui vengano tolte le barriere, che la Chiesa Parrocchiale possa essere messa in sicurezza, che la vita riprenda nelle adiacenze, tornino le attività sotto i portici, la gente possa avere una più serena frequentazione della piazza...non sarà più quello struscio affollato del Corso e sotto i portici, degli anni passati, ma aggregazione in più per risollevarsi...per spegnere l'ansia!  Testo e immagini di ivanasetti Nei giardini di periferia ritrovo i segni della terra che si risveglia, malgrado la neve, i tulipani mostrano i piccoli fusti turgidi, che ogni giorno si alzeranno sempre più  la passeg

CREVALCORE: AUDITORIO POLIVALENTE E LA CENA DI NOI DUE!

Siamo stati a esprimere il nostro voto domenica pomeriggio; era una giornata soleggiata, molto luminosa, anche per la neve che imbiancava tutto...il sole la scioglieva a vista d'occhio e rigagnoli di acqua scivolavano dai bordi delle strade! Siamo passati vicino alla struttura in costruzione, Auditorio Polivalente, la cui sagoma si staglia, ancora scheletrica, verso il cielo! La neve sporca  invade anche il basamento scoperto Lunedì la cena è stata un po' diversa, il G. ha acquistato della carne ovina, cosa che non facciamo spesso, o meglio non facciamo mai... "Cuocila alla griglia...è come il castrato!", mi suggerisce, così spruzzo del limone e verso un po' d'olio, da davanti casa prendo due fogliette di salvia e qualche aghetto di rosmarino, e per due ore lascio macerare,  scaldo bene la piastra antiaderente e cuocio  le braciolette... Sulle braciolette calde ho sparso un po' di salamoia bolognese Durante l'attesa ho preparato una

INVERNO: FEBBRAIO NEVOSO E LA CREMA DI SEDANO!

La neve da alcuni giorni imbianca il paesaggio di pianura, ammantando i campi, vestendo le alte querce, le siepi, i pioppi cipressini del piccolo parco....poi all'improvviso, nelle mattinate, riappare il sole e il candore che ci circonda si macchia irrimediabilmente. si liberano lividi spiazzi, siepi sembrsno annerite, mucchi  della neve precedente  si sciolgono rilasciando scie lucide sui piazzali. Guardo dal vetro, la neve riprende ancora a scendere copiosa, per tutto il pomeriggio, passa lo spazzaneve a sgombrare la via, ma invano, dopo due ore tutto è di nuovo bianco, la siepe di pyracantha è prona fino a toccare il suolo, carica di neve! Testo e immagini di ivanasetti Riscaldo questa serata con una semplicissima ma saporita crema di sedano e patata...occorre soltanto del bel sedano verde, fresco e croccante, diciamo 5 gambi e due patate, circa lo stesso peso, due spicchi d'aglio, olio per rosolarvi prima sedano ed aglio, poi aggiungere le patate, tutto ridotto a pez

IL MIO STRUDEL DI MELE...con la memoria del passato

Lo strudel è, come ho già scritto in vecchi post del blog, una antica memoria del tempo di guerra, ero bambina, non capivo che cos'era la guerra, se non che in casa eravamo solo quattro  donne, ovvero mia madre, la zia di mio padre, mia sorella due anni meno di me ed io! Erano tempi molto duri e diffici, quando il capo di famiglia da anni era in guerra, e la campagna andava in malora perché mancava mano d'opera, il garzone fisso, e gli stagionali non ce li potevamo più permettere I rischi dei bombardamenti  erano per noi piccoline quasi avventure fiabesche, per quella fuga improvvisa al rifugio scavato lungo un fosso, trovarsi stretti con altri vicini in quella tana dall'odore pungente di terra scavata e di erba...immobili e e silenziosi nel buio di quel tunnel...guai avere luci, lumiere a petrolio o all'acetilene...  Forse era l'ultimo inverno prima della fine della guerra che arrivò da noi, di passaggio, forse per ottenere provvisori documenti per poter prosegu

TRECCIA CON CAROTA, ROSMARINO ALL'OLIO!

Eccolo, fatto e sparito, perché è piaciuto, lo metto in tavola e me lo mangiano come antipasto così ho deciso che fo rifaccio giovedì e ci creerò dei "pasticcini" salati, farciti, come stuzzichini. Come il solito mi prendo fuori il sacco della farina, ho sullo stesso scaffale il sacco da cinque kg della farina tipo 0 e anche quella 00, e altri sacchetti da 1 kg...mi sono accorta solo più tardi, quando avevo impastato anche lo strudel di mele, che avevo invertito i due tipi di farina, la ZERO per lo strudel e la DOPPIO ZERO  per il pane...ma sono riusciti meglio di quello che mi aspettassi! Testo e immagini di ivanasetti Ho inserito nella ciotola del robot 600  g  farina 00 e sale ho sciolto in acqua  tiepida una bustina di lievito di birra granulare con un cucchiaino di zucchero, fino ad avere una bella schiuma Come lo faccio? Bene le carote fresche mi ispirano, ne scelgo due belle grosse, saranno meno di due etti e raggruppo attorno al robot quello che mi viene in