Passa ai contenuti principali

SORAGNA / PR...una GUIDA mia maniera, 1. Parte

Il turismo con la lettera minuscola, ovvero viaggiando nei dintorni, nelle realtà di piccole cittadine, di borghi e castelli sparsi nella mia regione, l' Emilia Romagna!
Una visita a Soragna in un sereno, mite sabato di marzo...per me è la seconda volta, sempre con gita in comitiva, come può essere per molti!
La volta precedente il pulman ci aveva portato proprio fino davanti al Castello Meli Lupi, stavolta invece abbiamo un tratto di strada a piedi e ne vale la pena, per un approccio più immediato con l'ingresso in una cittadina che non conosci...per gioire delle prime impressioni vivide, che rimangono nella mente con più facilità!
Da Via dei Mille l'ingresso del paese sembra accoglierci con un po' di diffidenza, per lo stretto percorso verso il Voltone


Testo e foto di ivanasetti


un fiero leone vigila da una nicchia...ma è una semplice fontanella!


Il Leone ci suggerisce l'immagine di una magione potente, che già si intravvede  sullo  sfondo


Ci troviamo nella larga Via della Repubblica, ai cui lati vediamo semplici palazzi a due o tre piani, intonacati con  colori pastelli in tonalità chiare e leggere


La via sbocca in Piazza Meli Lupi, ci troviamo proprio di fronte alla Rocca Meli Lupi di Soragna


Della precedente gita ho il ricordo della visita all'interno del castello, l'unica conoscenza di Soragna che feci;  questa volta, io ed Oriana, che pure lo visitò, decidiamo di non aggregarci al gruppo e di trascorrere l'ora curiosando attorno.

E' intuitivo che questo è il punto nevralgico della cittadina:
La ROCCA è un poderoso quadrilatero che occupa lo spazio sicuramente centrale dell'antico tracciato urbano; il largo fossato, il ponte che sarà stato  levatoio, ci rivelano la struttura di difesa medievale, a protezione dell'abitato; la facciata dalla  rude semplicità della pietra è  ingentilita dalla lunetta sotto il frontone con scolpito lo stemma gentilizio dei Principi Meli Lupi, e dal voltone che precede l'entrata alla Rocca; mentre i due bianchi leoni, con ciascuno una sfera strettamente avvinghiata a rappresentare il potere ben difeso, salutano i moderni forestieri con ancora il loro grigno innocuo!


I due gruppi di 25 turisti prenotati per questa ora sono già entrati: all'interno sono proibite le foto; la volta precedente io comprai il libro.
E' possibile però anche collegarsi al sito della 
 ROCCA MELI
che in Italiano e in Inglese ne descrive la storia e mostra molte immagini delle preziose decorazioni di saloni, stanze, corridoi, galleria, con cicli pittorici, e le suppellettili originali...la magione è ancora oggi abitata e vissuta dal Principe  Diofebo VI...
Entro le mura del castello, come ci si deve giustamente aspettare, soggiorna fin dal 1573 il fantasma di Donna Cenerina.

Ho scattato la foto della Rocca da sotto il porticato del PALAZZO  del MUNICIPIO, quindi la realtà amministrativa moderna; fu costruito alla fine del Settecento e all'interno vi sono pregevoli dipinti




Terzo monumento rappresentativo subito dopo il Municipio ecco la Parrocchiale della Sacra Famiglia, o Chiesa di S. Giacomo


Nella chiesa si sta celebrando una messa per la giornata conclusiva delle celebrazioni del 150. anniversario dell'Unità d'Italia 1861-2011, quindi non posso fotografare durante le funzioni religiose. Un attimo di riflessione sul banchi della chiesa.
Via Cavour all'angolo della Rocca, a lato del fossato a sinistra è fiancheggiata da bei palazzi sulla destra, e subito con sorpresa ci troviamo davanti a un portoncino con la targa della Sinagoga e del Museo Ebraico "Fausto Levi", mi fa una buona impressione di serena convivenza accanto alla chiesa e di fronte alla Rocca


Il muro della facciata laterale del castello termina sul Giardino della Rocca, che rivela già il suo aspetto romantico nelle sculture lungo il breve tratto che precede l'ingresso nobile al Castello, con cancello e cassero






Curiosiamo con lo sguardo oltre il cancello, affascinate dalle piante secolari, dalle statue  aggraziate, dalla serena pace che sembra proteggere il castello nello sfondo con il suo principe e il suo fantasma!


Il muro che cinge il giardino si prolunga per centinaia di metri, noi non possiamo arrivare non sappiamo dove...torniamo indietro e scopriamo altre meraviglie!


Continua....
Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.


Commenti

very nice tour! thank you!

i went shopping today but did not buy anything. it was fun to get out and about instead of staying home all day.

smiles, bee
xoxoxoxoxo
La noiosa ha detto…
E non me le devi fare, queste..
Va a finire, come stamattina, che mi sono letta il tuo post, ovviamente molto ben scritto e molto interessante! Ma avrei da fare, e invece..
Il guaio è che descrizioni e foto mi hanno destato una grande curiosità, non ti dico poi quando ho letto il nome di 'sto principe: Diofebo ( Apollo!), nientemeno.. Così me lo sono cercato con Google ed ho trovato una lunga intervista, saporitissima, in un certo Pramsanblog ( che, se non capissi a colpo d'occhio che significa "parmigiano", saprebbe tanto di tibetano... ).
L'intervista mi dice che è una persona molto interessante, simpatica, genuina, che non se la tira e così via.. se ne deducono un sacco di cose..
Se non l'hai mai letta, te la consiglio: è fortissima.
Ma forse sono ingenua a pensare che tu non ne sappia anche di più!
Insomma, ti ringrazio, anche se ho "perso tempo".. non penso che sia perso, in realtà!
Buona giornata, Donna Ivana! ;))) A.
ivana ha detto…
Ciao Adri!
Nel testo ho messo il link sensibile , cioè ci clicki sopra e ti si apre il sito dei Meli Lupi e ci sono storia e immagini!
Ci sono stata tre anni fa con la banca, e ho anche fatto un post o due nel blog, quindi nel sommario trovi altri riferimenti!
In archivio ho quasi duecento foto che riguardano il Castello e il Paese, poi ho qualcosa delle chiese!
L'intervista la lessi un paio d'anni fa. E' un signore simpatico e attivo e le manifestazioni sono pure interessanti... e l'Interno è semplicemente una favola che si svolge in cento stanze!!!!

Ho qui i bambini e figlio, sto preparando per il pranzo!!!

Un abbraccio
Fabipasticcio ha detto…
Mi piace leggere il racconto delle tue gite, è sempre piacevole imparare e soprattutto conoscere luoghi interessanti dell'Italia. Un abbraccio e buon fine settimana
Traveling Bells ha detto…
Another great adventure in your beautiful country. Thanks for taking us along:)

We are busy getting ready to leave Florida and head home. It is time.

Have a great weekend. Big hugs, honey...
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!

Indeed it was a great trip, and we also had a warm day!
Have a great week end!

Big hugs!

xoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Grazie Fabi!
In genere mi preparo sempre un bel discorso, poi devo limare e togliere, voglio che sia solo un racconto semplice, che invogli a visitare il nostro territorio, che offre sempre cose interessanti e valide!
Un abbraccio cara!
Sono sempre indietro con il recupero della mia idoneità fisica...oggi ho avuto anche figlio e nipotini a pranzo e sono sfinita, poi con il cambio orario...!!!
ivana ha detto…
Ciao cara Sandy!

Your Paradise in FA is just to end...I hope GA is warm!

Have a great week end!

Big hugs!!!
Anonimo ha detto…
descobri seu blog
recemtemente,adoreireceitas vou faze-las.grande abraço...
Diva Fuzari
ivana ha detto…
Grazie Diva!
Un grande abbraccio a te!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.