Passa ai contenuti principali

FIRENZE...una visita magica PARTE II

Gli Uffizi sono una struttura imponente fatta costruire dai Medici, Signori di Firenze, per ospitare gli uffici amministrativi.


Fu un'opera concepita dal genio di Giorgio Vasari, e realizzata in un ventennio, 1560-1580. 
Un corridoio collega Palazzo Vecchio alla Galleria Uffizi, e al terzo piano degli Uffizi si prolunga fino alla facciata sull'Arno, piega ad angolo,


prosegue sul Lungarno , passa sul Pontevecchio; è il Corridoio Vasariano, ideato per la comodità dei Signori di raggiungere la loro residenza a Palazzo Pitti e viceversa, Palazzo degli Uffizi e Palazzo Vecchio.
La visita nella Galleria degli Uffizi è durata un paio d'ore, ho rivisto le opere che in genere si ricordano nel tempo, abbiamo potuto vedere le sale delle pitture fino al 16° secolo, ed inizio Seicento...l'immagine che mi ha colpito per la suggestione forte, per una certa modernità, per le oscure forze che evoca nell'aspetto, nei colori e nell'espressione, è stata la MEDUSA, un piccolo convesso tondo di legno, su cui è  aderente la singolare tela del Caravaggio! Si sta tenedo l'esposizione delle opere di Caravaggio e dei Caravaggeschi...di corsa abbiamo percorso le sale...ma a me sembrava una sequenza di immagini simili, con la stessa luce, i chiaroscuri, le movenze, i drappeggi...strana mostra, pensavo, 
Non si poteva fotografare in alcun modo...solo verso la fine, entrati nel corridoio trasversale, prospiciente l'Arno, Chiara, la nostra guida, ci ha concesso di fotografare solo verso l'esterno, la vista sul Ponte Vecchio, il Corridoio Vasariano e Oltrarno torri e tetti, cupole...e Palazzo Pitti, lontano.



Era ormai ora di pranzo! Siamo tornati in Piazza della Signoria...quindi di filato alla Trattoria del Benvenuto, dove il capogruppo aveva prenotato, 



Il servizio è stato abbastanza spedito, i piatti arrivavano sollecitamente...l'antipasto era bello saporito, una fetta di "finocchiona" il salume dal sapore di finocchio selvatico, già conosciuto nel Medioevo, unitamente a una fetta di prosciutto e uno di salame e l'immancabile crostino ai fegatini!


Le fettuccine con verdurine e i ravioli di patate con ragù erano discreti, da bolognese non potevo aspettarmi la nostra tipica sfoglia all'uovo, ma i condimenti erano buoni,



Mi interessava però di più la gustosa "Ribollita" che ci hanno servito dopo, che io non avevo mai assaggiato...doppia razione quindi, è piaciuta proprio a tutti!
Sarà il caso che la faccia pure io, ora che so che aspetto e che sapore deve avere!



Il misto grigliata pure è stato apprezzato, i cannellini conditi alle erbe, l'insalata mista, le patate arrosto, non le solite patatine!!!!

L'uso del rosmarino mi è piaciuto molto!




Il dolce e il caffè hanno concluso il pranzo, e il rumoroso gruppo si è accomiatato



La Piazza della Signoria era  parte in ombra, il sole era comparso finalmente, 



le carrozzelle ci passavano accanto, scansando la folla, i palazzi avevano un' altra luce, stavamo pregustando la visita a Piazza del Duomo



La passeggiata verso il Duomo è stata una preziosa scoperta


continua


Licenza Creative Commons
This opera is licensed under a Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported License.






Commenti

Anonimo ha detto…
E brava Ivana, sei passata da casa mia! E novembre è un buon mese per visitare Firenze: poca gente. Se vuoi la ricetta della ribollita della mia nonna (lato toscano, l'altra era emiliana come sai), domanda e sarai esaudita. Ricordati che ci vuole il "cavolo nero": non so se lo usate in Emilia. Un abbraccio. CHIARA
ivana ha detto…
Grazie Chiara!
Sarebbe l'ideale...proprio una ricetta da nonna a nonna!
L'accetto volentieri, cerco anche il cavolo nero!!!
Un abbraccio!!!!
Anonimo ha detto…
MMMMM! I wish that trattoria was close to me. The appetizer looks divine, as do the mixed grill and dessert...

I'll bet the fennel salami was delicious!
ivana ha detto…
Ciao Lois!!!
I bet you are hungry...you work so hard lately!!!
Have a great Wednesday!!!
Hugs!!!
i love to travel "with you"!! i see everything you see and we are sisters in the heart.

it is sunny and warm here, hope you have the same.

smiles, bee
xoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciao cara Bee!
Thank you for the compliments!!! I'm glad to show what I visit!
It's sunny (weakly!), not too cold!

Have a great MJ game!!!

xoxoxoxoxoxo
Paula Feldman ha detto…
Ivana, adoro la finocchiona...i miei fiorentini hanno un amico che ha una fattoria bio dove i maiali crescono felici e contenti nel bosco...lui fa una finocchiona che è la fine del mondo! La ribollita pure squisita. Ma sai che a S. Lorenza al mercato coperto si riesce comprare il cavolo nero toscano piccino piccio che si mangia anche in insalata? Anche questo buonissimo. Avete fatto il giro di Piazza Repubblica dove ci sono le pasticerie antiche con tutti i dolci....da morire! un abbraccio da ponente, P
ivana ha detto…
Cara Paula!!!

Ho guardato un po' il mercato lì di fianco a San Lorenzo, ma non pensavo al cavolo nero!!!
Inoltre niente piazza della Repubblica, niente dolciumi...ce li dobbiamo dimenticare!!!!
Avevamo pochissimo tempo...il ritorno di nuovo un dramma....il pulman era fin verso l'aeroporto...un'avventura!!!!
La prossima volta ci vado sola, e di mercoledì...il sabato è poco adatto, poi la setimana della Cultura ha richiamato molti visitatori...le mie foto da Orsanmichele al battistero...tutte fatte con le mani sopra le teste...non so come sia riuscita ad avere qualche scorcio!!!!

Devo provare la ribollita!!!

Un abbraccio!!!!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.