Passa ai contenuti principali

Crostata cipollaTropea e crema

Crostata con cipolla Tropea e crema

Avevo molte cipolle Tropea, deperibili, quindi ho fatto le mie solite torte salate settimanali, per un "cliente" particolare, il figlio single.



Questo è il mio metodo per fare le crostate salate, che uso da decine d'anni. Le verdure sono quelle di stagione, per lo più, ma cucinate e unite alla crema sempre come in questa crostata.








250 g farina 0
130 g burro freddo
un pizzico di sale
acqua fredda frizzante circa 50 ml.

600 g cipolle di Tropea
4 cucchiai olio e.v.o.
sale e pepe

per la crema
2 uova
20 g parmigiano grattugiato
30 g farina
100 ml latte circa
sale pepe o noce moscata
Parmigiano grattugiato per la base di brisée
una teglia alu usa e getta di cm 20X30

Preparo nel robot la pasta brisée, in genere sempre con 500 di farina, per poter fare due crostate.
Faccio un panetto e lo faccio riposare in frigo per un'ora.
In questa giornata ho suddiviso così: 340 g per la crostata di cipolle Tropea, 340 g per la crostata di melanzane, 150 g per la crostatina di susine e mandorle.

Taglio a fettine le cipolle e le faccio cuocere in olio fino ad averle un po' morbide, aggiungo sale e pepe e faccio raffreddare.

In una ciotola metto farina e parmigiano e stempero con il latte usando la frusta a mano, finché non ci sono più grumi poi aggiungo le uova uno alla volta e condisco.
Stendo la pasta su carta da forno, trattenendone un pezzetto per il cordone attorno o per la grata, la sistemo nella teglia, spargo formaggio grattugiato, quindi faccio lo strato di cipolle stufate e raffreddate, indi verso la crema di uova.
Con il resto della brisée formo il cordoncino attorno o metto una grata.
Cuocere in forno ventilato a 180°-190° per circa 35-40 minuti.
E' buona fredda per le scampagnate, ma anche come antipasto caldo.

Commenti

Manuela e Silvia ha detto…
e con questo tipo di cipolle dev'essere proprio buonissima!
bacioni
carmen ha detto…
ciao ivana, che buona questa crostata, sarò interessante anche quella con le melanzane un bacio
" Cut the onions into slices and I cook in oil until they have a 'soft, add salt and pepper and I'm cool. "

this is what my translator said. i love that it says you are cool. you sure are! ha ha ha

have a lovely day my friend.

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxo
Luca and Sabrina ha detto…
Intanto cara Ivana, ci siamo segnati la ricetta della pasta brisèe, perchè le poche volte che l'abbiamo usata, l'abbiamo acquistata già pronta, ma preferiamo prepararla da noi. Spesso e volentieri ci regaliamo delle buone torte salate, la tua alla cipolla è sicuramente deliziosa, la tropea è ottima, ne abbiamo sempre una bella scorta in casa. Stasera zuppa di carciofi, ma dopodomani abbiamo una mezza idea di viziarci con questa bontà!
Un abbraccio da Sabrina&Luca
ivana ha detto…
Carmen,
queste sono le rustiche crostate che faccio tutte le settimane, per i figli!!!!

Grazie, cara,
ciao!!!
ivana ha detto…
Dear Bee,
i wonder who can translate so comic!
I don't use the translator, i hope i can use the pronouns better than google.( my english is sure very funny!!!)
Cool? I hope, I can be cool!aha!!!!
Like the "cool" emoticon!!!!
Ciao!!!!
Un abbraccio
xoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Car Manu e S.

In genere uso la dorata e la bianca, con questa ho sempre dei colori da tavolozza, ma è ugualmente buona!
Grazie a voi
Ciao!!!
ivana ha detto…
Ciao Luca e Sabrina,
faccio un po' di caos con i commenti, tutti assieme!
Ottima la zuppa di carciofi, da un po' non faccio la mia vellutata...me ne avete fatto venir voglia!
Grazie, ci sentiamo!!!!
alexs ha detto…
sembra davvero gustosa e la crema salata per me è una piacevole novità ci credo che il figlio è un cliente fisso ah ah ah
Baci Alessandra
ivana ha detto…
Ciao Alessandro!
La crema salata è il mio trucco per non usare panna o ricotte, il sapore risulta più rustico, ma ci siamo abituati così!

Grazie, ciao!!!
Anonimo ha detto…
Ciao Ivana
E proprio come la usano fare anche da noi in Svizzera, la adoro !!!

un affettuoso abbraccio a Te
da Vreni, ciao !
ivana ha detto…
Carissimi,
da decenni l'ho imparata, ma vedi che ho fatto la mia variante casalinga, senza panna, ma con una crema al parmigiano, è molto gustosa, G.Luca le vuole sempre!!!!!

Grazie!!!!
*Mariarita* ha detto…
Che belle ricette, sempre fantasiose!
baci ...
ivana ha detto…
Mariarita,
mica fantasiose, ma quasi banali, rustiche, e addomesticate!!!!
Grazie a te!!!
Ciao!
Rosetta ha detto…
Ottima direi ! fortunato quel ragazzo ad avere una mamma come tè.
Mandi
ivana ha detto…
Grazie Rosetta,
così si sta allenati!!!!E si ha voglia di preparare qualcosa, a volte per se stessi mica è molto attraente, si deve sempre badare a qualcosa, come colesterolo e pressione!!!!
Mandi!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.