Passa ai contenuti principali

ZUCCA...conosciamola un pochino!!!


Zucca ...conosciamola!!!

A dire la verità non era molto comune nella mia zona collegare la zucca con ricette culinarie...
La zucchina si conosce da sempre,cucurbita pepo, ma da "adulta" mica è una zucca dolce, mangereccia, è solo adatta per polli e maiali.
Esiste invece nei miei ricordi la "zucca americana" una qualità che si coltivava nell'orto, produceva una bacca non molto grande, di un arancione variegato, ed era dolcissima, la si mangiava cotta al forno, o anche lessata, ma se ne facevano anche i tortelloni di zucca, un'usanza che ci veniva da secoli prima, il XVI, dalle terre Estensi e Gonzaghesche, Ferrara e Mantova. Non so se la si coltiva ancora.

Poi le varietà delle varie regioni si sono propagate anche da noi, e sui banchi dei super o dall' erbivendolo se ne trovano di tante forme e colori.
Nelle sagre, soprattutto, si incontrano delle varietà un po' più rare o curiose.
La qualità Marina di Chioggia ha un aspetto "mostruoso", una forma un po' sgraziata, bitorzoluta, ma ha un bel colore grigio-verde riposante, una polpa soda, sempre ottima. E' una zucca appunto veneta, di una zona vicina al mare, dove il terreno è particolarmente adatto per la sua coltivazione.
Altro varietà che si incontra spesso, sempre verde, è la Delica.
Poi sono subentrate tante qualità di zucca esotiche, soprattutto dai nomi americani, quelle tanto care ai bambini per la ricorrenza di Halloween, che già si vedono sui cancelli o ai balconi, intagliate.

Quindi la zucca edibile appartiene alla grande famiglia delle Cucurbitacee, le più conosciute sono la Cucurbita maxima (zucca dolce) e la Cucurbita moschata (zucca torta o zucca pepona) e sembra che l'origine sia l'America centrale, dalla quale sono state introdotte in Europa solo nel sedicesimo secolo.
Si parla anche di origine dall'India, forse giunta là per altre vie dall'America
Zucca, patata e pomodoro erano gli alimenti base per i nativi americani, dal Messico agli Indiani dell'America Settentrionale.
Per millenni se ne sono cibati, lo si vede da semi di reperti archeologici risalenti sino all'ottavo millennio prima di Cristo.

In Europa anche nell'antichità si conosceva la zucca, quella che serviva, dopo l'essiccazione, come contenitore per liquidi.
Oggi si trovano in commercio anche le varietà ornamentali, di dimensioni piccole svariatissime, dalle forme fantasiose!
A me fa piacere averle per casa, mia sorella le coltiva nell'orto e rifornisce noi tutti!!!
Stare attenti all'umidità...si decompongono tristemente!

Qualità della zucca?
La zucca è particolarmente ricca di vitamina A, di minerali quali il potassio. il calcio e il fosforo e di molte fibre. Contiene, inoltre, tanta vitamina C e betacarotene, qualità dei frutti di colore arancione.
La zucca sembra essere consigliabile nella prevenzione dei tumori. ed è indicata per mantenere l' equilibrio idrico dell'organismo.
Non è poi calorica, perché contiene il 94% di acqua.
Si possono anche fare delle maschere di bellezza...ma ormai a me contano poco!!!!

Commenti

when pumpkin is not available the canned is also good! and just as good for you as fresh i understand. this was a great post ivana dear...

smiles, bee
xoxoxoxoxoxoxo
ivana ha detto…
Ciaooo Bee,
Buona giornata!
You are right! We have frish pumpkin till februar!
I've a funny tale about pumpkin and ivana!
I'll send it to you per e-mail!
Thanks!
Is it still cold to-day?
Ciao
Un abbraccio a te e a Sarge C:
smiles

ivana
xoxoxoxo

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.