Passa ai contenuti principali

Crema di carciofi (recupero scarti)

Mettere gli scarti nel tegame con olio e aglio

passare il tutto risciacquando con il suo brodo

addensare il brodo con farina e latte, condire con sale pepe e prezzemolo

Servire calda con crostini



Ho prepararto i miei soliti carciofi in pentola a pressione. Ho messo tutti gli scarti di foglie e gambi in una terrina con acqua e limone, scolati li ho passati in una pentola con aglio e olio, stufati brevemente, poi li ho coperti con acqua e fatto cuocere per una mezz'ora abbondante.Ho passato il tutto con il passaverdure a manovella, ho ricavato un brodo verde, saporito, a parte ho preparato una tazza di latte in cui ho diluito un cucchiaio colmo di farina, un po' di prezzemolo tritatissimo, sale e pepe.Portare a bollore, versare la tazza di latte, fare addensare alcuni minuti e servire bella calda.
Con gli stessi scarti preparo il brodo come qui descritto, poi vi cuocio della minestrina o anche del riso per minestre!
E' ottima ugualmente

Commenti

Anonimo ha detto…
Davvero fantastica!!
Finalmente anche io sono riuscita a recuperare gli scarti dei carciofi che mia nonna mette tutti gli anni sott'olio!
Complimenti..è una ricetta squisita!!!
ivana ha detto…
Ciao Erika,

grazie della visita e dell'apprezzamento...la mia cucina è a portata di tutti, sempliciotta, ma in genere sono tutti piatti collaudati da anni e "accettati" dalla mia ciurma!!!

Ciao
Aurora ha detto…
Con gli scarti? Anche le foglie dure?

Oh Signur quanta roba ho sprecato.

La prossima volta ci provo senz'altro, usando come hai fatto tu il passaverdure, perchè una volta ho provato a fare un passato di carciofi con il frullatore a immersione e il risultato non è stato soddisfacente.

Aurora
ivana ha detto…
Proprio così Aurora, e ti garantisco che ha un sapore stupendo!
In questa non metto altri odori, se non aglio e prezzemolo, forse potrei mettere anche la patata, ma poi mi dimentico sempre!!!
Col passaverdure, tassativamente!!!!!

Ciao, grazie!!!!
Andrea ha detto…
Ho provato questa ricetta ed è ottima, unica pecca è che al passaverdure in acciaio passare le foglie dure e fibrose del carciofo non è affatto facile. Ci ho impiegato un'infinità di tempo! Mi si incastrava di continuo la manovella e dovevo eliminare le fibre di troppo dall'elica praticamente di continuo. Qualche suggerimento?
ivana ha detto…
Ciao Andrea!
Hi ragione, l'unico inconveniente è proprio questo!
Ho un passaverdure in acciaio con l'elica, ma per me funziona poco bene, quindi uso un altro molto vecchio, ma con la lamina larga, a un pezzo unico, e più robusta!
Accorgimento...cuocere nmolto bene i rimasugli e passare spesso qualche cucchiaio del brodo per aiutare il passaggio della polpa e lavare le fibre!

Grazie della visita!
Buona sera!

Post popolari in questo blog

BAMJE, OKRA; GOMBO ...un INCONTRO SERENO

Il G. ed io abbiamo fatto dopo anni ritorno alla casa di una coppia di amici, che purtroppo non ci sono più, erano molto più anziani di noi: Nella grande casa in mezzo al verde vive Roberta, la figlia minore...a lei dobbiamo portare il nostro saluto, ma anche le condoglianze per la morte prematura di sua sorella Luisa. Dolore e mestizia, ma il rievocare la nostra frequentazione per decenni della loro casa le ha addolcito quell'ora, distogliendola dal presente. Armando, il compagno rientrato dal lavoro, è  gentile e attento, lo vedevo qualche volta lì in casa, ma ora mi rendo conto quanto sia disponibile, premuroso... Dobbiamo venir via...ci accompagnano, e viene il discorso del cibo, e Armando ci presenta il suo orto, e non solo... Una striscia del parco è adibita ad orto, piante di pomodoro, sostenute da frasche di legno, melanzane violette e un quadrato di rigogliose foglie verde scuro, che mi ricordano l'ibisco e il malvone...questa pianta Armando voleva proprio mostra

Lo SCALDALETTO di una VOLTA

Antichi oggetti del contadino, in una casa colonica-museo della Bassa Modenese. Testo e immagini di ivanasetti Nelle case di campagna fino ad alcuni decenni fa non esisteva il riscaldamento dell'intera abitazione. La grande cucina aveva il camino e il fuoco scaldava solo questo ambiente o, al limite, la canna fumaria in muratura che attraversava in verticale le camera del piano superiore, dava una specie di tepore, che nelle ore delle notti invernali scemava man mano. Per togliere il crudo gelo alle lenzuola, nelle stanze da letto sempre fredde, si usava il "prete" che è il telaio di legno da infilare sotto le lenzuola e le coperte, entro il quale si appoggiava la "suora", lo scaldino colmo di braci, ma nascoste nella cenere, per non provocare rischio di incendio! C'era un"prete" per ogni letto e dopo cena si incaricava sempre qualcuno di portare la "suora" nei rispettivi letti! E nessuno voleva farlo, non era piacevole salir

La vecchia salsa da lesso del suocero

Anche se poi non raggiungo mai il risultato equivalente! Tanto per cominciare si usavano solo i prodotti dell'orto, che un tempo erano un po' scarsini. Si dovevano avere essenzialmente questi ortaggi: non i bei peperoni carnosi di oggi, ma i diavolicchi verdissimi e piccantissimi, le pastinache, così chiamavano le carote, le solite cipolle e il sedano verde, e tantissimo prezzemolo; la rifinitura era l'aceto agro fatto in casa, con i rabbocchi dei resti di vino! (Non dovrei dirlo, ma 'sto aceto a volte era solo acido!) Vi passo le immagini della mia versione, come prassi, si va ad occhio! Senz'altro non eccedo in prezzemolo, perché mi piace vedere il pot pourrit di colori, inoltre do un finale tocco di addensamento con farina che proprio non ci dovrebbe andare, perché importante era avere la parte oleosa ben separata dalle verdure, mentre la farina dà consistenza cremosa.